REDAZIONE - Padawan Brea Aquanna
 
 


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Biografia:

Ho cominciato a sviluppare la smania di voler scrivere quando avevo circa otto anni, all’epoca Guerre Stellari usciva al cinema. Non lo vidi. Guardavo soprattutto la televisione, tutti giorni, quelle sei, sette orette ogni pomeriggio… c’erano i cartoni animati. Goldrake, Mazinga, Gig Robot. Guardavo quelli. Tutti i pomeriggi. Sempre. Vivevo nella televisione. Siamo o non siamo i figli della telvisione? Nel mio caso è necessario prenderlo in senso letterale: non sono cresciuta con la televisone, sono cresciuta dalla televisione… confondersi sulle preposizioni rischia di cambiare il corso della vita, qualche volta. Quando sono entrata nell’adolescenza l’ ho fatto con il convincimento profondo che i fatti e i cambiamenti significativi accadessero dentro la televisione. Era lì che accadevano le cose, che si facevano le storie. La mia storia si stava facendo nella televisione. Non ero ancora ben informata al riguardo, ma una cosa la sapevo con certezza:volevo una storia mia, non una di seconda mano. Iniziai a scrivere. Fu una scelta assolutamente pratica: un quaderno e una penna bastano e avanzano, potevo autofinanziarmi… e il particolare è importante quando si hanno 11 anni. A 14 anni vidi Guerre Stellari, naturalmente in prima TV. Dicembre 1983. Fu allora che accadde… il processo di assimilazione era completato, ricevevo i primi segnali del nuovo mondo. Un'altra Galassia. E se ce ne era una potevano essercene molte. La frontiera si avvicinava, già la realtà cominciava a cambiare forma, gli effetti erano visibili, deflagravano all’interno della vita quotidiana e producevano spazi laterali ampliabili all’infinito. Persi ogni speranza di crescere in modo normale……. quella poca residua, intendo. Ma la televisione era un prototipo primitivo, non mi è stato difficile capire, con gli anni, che gli effetti prolungati provocano una riduzione della coscienza ad un'unica lunghezza d’onda. Una pericolosa devianza. Tuttavia io sono cresciuta dalla televisione, era ovvio che avrei avuto un adolescenza incasinata. Ho cambiato scuola cinque volte. Ho iniziato a praticare meditazione a 15 anni, sperando di imbattermi in questo modo in qualche Maestro Jedi. A vent’anni ho iniziato ad interessarmi di politica seriamente intenzionata ad oppormi all’Impero, cercavo di fare la mia rivoluzione. Ho cambiato diverse volte corso di laurea, per non smentirmi… Ho anche viaggiato in lungo e largo per mezza Europa. Alla fine mi sono fermata in un Centro di Shiatsu dove ho lavorato un po’ come terapista Reiki. Altre esperienze hanno alimentato lo spettro delle frequenze di cui si servivano i mondi paralelli per comunicare con me. A me, per comunicare con loro, è restato il solito –economico- espediente della la scrittura. Qualcuno ha detto: lo scopo di scrivere è di farlo accadere. La Rete contribuisce a far accadere cose, è anche abbastanza democratica, per ora. Ci sono le fanzine, le comunità virtuali. A dire il vero non è molto che sono collegata alla Rete, ma sta già producendo effetti…

Sono contenta di essere a bordo, adesso faccio parte del gioco. Ci sono un scacco di storie ingiro, qui, nel gioco le storie sono tutte vere. Sono accadute davvero. Spero sinceramente di alimentare la loro diffusione, in modo che poi non sia più possibile dubitare... perciò… dunque... tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana…

 

Brea Aquanna